Il progetto mira a contribuire alla
progressiva eliminazione degli scarti,
utilizzando le migliori conoscenze
scientifiche disponibili, tenendo conto
delle implicazioni economiche sul settore,
e promuovendo innovazioni nelle
pratiche e nella tecnologia di pesca. Il
progetto è stato concepito mediante
un approccio olistico e si articola in
sette macro-attività (di cui una riguarda
il coordinamento del progetto).
Aplysia, in collaborazione col CIBM di Livorno, si occupa di 2 macro-attività: la prima riguarda lo studio di differenti reti da posta utilizzate dalla pesca artigianale per la pesca alla mazzancolla,Penaeus kerathurus, per limitare la cattura di organismi indesiderati; la seconda è rivolta alla valutazione dell' impatto dell' utilizzo di luci artificiali sulle catture del gambero bianco, Parapenaeus longiostris, con le reti a strascico.
Campagne di pesca sperimentali finalizzate all' approfondimento delle conoscenze dello stato di sfruttamento delle specie oggetto di pesca a strascico
Studio di fattibilità dell'utilizzo di attrezzi selettivi per la cattura di crostacei economicamente importanti nell'ambito di una riconversione dei mestieri e di una riduzione dell'impatto sugli ecosistemi
L’obiettivo di questa nuova campagna promozionale è far conoscere il pesce dimenticato nei territori interni della provincia di Grosseto (Amiata) in un ideale connubio tra mare e montagna, ma anche fornire ulteriori spunti e stimoli di integrazione nel tessuto sociale.
Le attività sono una prosecuzione ideale del progetto “Porto Ercole: quando Siena arrivava al mare” e riguardano la promozione locale del “pesce dimenticato”, cioè di quelle specie eccedentarie o sottoutilizzate che solitamente sono rigettate in mare o che non rivestono interesse commerciale. La sfera d’interesse però non saranno i ristoranti, ma il terzo settore andando incontro alle esigenze e ai bisogni di persone arischio “emarginazione sociale” e di bambini e anziani.